Il Wwf boccia anche le «mini-centrali» elettriche

 MORTARA. Le centrali elettriche alimentate a oli vegetali sono definite «una nuova calamità per l’ambiente lomellino». Il Wwf mette sotto accusa i progetti presentati dalla Società anonima strade srl di Occimiano Monferrato, che vorrebbe costruire impianti per la produzione di energia elettrica a Vigevano, Olevano e Valeggio. «Uno, due, tre: come le ciliegie, una tira l’altra – afferma Fabrizio Varese -. Questi progetti sono proposti senza alcuna pianificazione: si cercano Comuni disposti a ospitarli in cambio di incentivi alle economie locali, anche con promesse di finanziamenti».  L’associazione ambientalista si dice favorevole alla produzione di energia attraverso le biomasse, come il cippato di legno prodotto “in loco”. «Diciamo sì a progetti simili perché il luogo di produzione del combustibile non supera la distanza di 50 chilometri dalla centrale – afferma Varese, responsabile del Wwf lomellino -. Invece, le centrali a oli vegetali rischiano di avere ben poco di ecologico: si tratta solo di speculazioni che non solo rovinano la Lomellina, ma provocano gravi distruzioni ambientali anche in paesi a noi lontani, con pesanti ripercussioni planetarie». Secondo l’associazione ecologista, oggi gli oli vegetali non sono un prodotto locale: «La distanza fra i luoghi di produzione e quello di impiego costringe a utilizzare mezzi di trasporto che andranno a intasare le strade e ad aumentare l’inquinamento atmosferico e l’emissione di gas responsabili dell’effetto serra, come l’anidride carbonica». Secondo Massimiliano Varriale, responsabile del settore energia e cambiamenti climatici per il Wwf nazionale, oggi il principale produttore di oli vegetali è l’area del Sudest asiatico, dove le colture di palma da olio si stanno rapidamente sostituendo alla foresta pluviale con un impatto ambientale elevato. Inoltre, si iniziano a coltivare le oleaginose, come la colza e il girasole, anche in altri paesi in via di sviluppo. «Nello “State of the world” di quest’anno un intero capitolo è dedicato ai biocarburanti: questa fonte rinnovabile, se mal gestita, comporta rischi non solo ambientali, ma anche sociali. Il rischio che si corre è quello di confondere la rinnovabilità di una fonte con la sua reale sostenibilità: i due concetti non sono necessariamente sinonimi», aggiunge Varese. Da ultimo, il Wwf invita i politici di tutti gli schieramenti a «occuparsi di ambiente seriamente senza appoggiare progetti disastrosi per la Lomellina, come stanno facendo». «Per i politici l’importante è che la popolazione non sappia niente dei rischi e accetti nel silenzio queste imposizioni», dice Varese. Umberto De Agostino

ARCHIVIO LA PROVINCIA PAVESE

Fonte: http://ricerca.gelocal.it/laprovinciapavese/archivio/laprovinciapavese/2006/06/27/PV4PO_PV401.html

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