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Discarica ceneri dell'Inceneritore

Scritto da La Nuova Stagione on . Postato in Ultime

 
la Provincia Pavese - 04 luglio 2007
Stop agli impianti a rischio
LOMELLO.La Regione ha approvato una legge che blocca gli impianti di Lomello e Zeme per il trattamento dei fanghi industriali e quello di Galliavola per la discarica delle ceneri. «Fino al marzo 2008 - spiega il medese Lorenzo Demartini, relatore della legge - la Regione non potrà più approvare impianti senza l’ok vincolante della Provincia. Per la decisione si dovrà tener conto anche della presenza di aree protette, come le Zps». Entro tre mesi regolamentato pure l’utilizzo dei fanghi in agricoltura. A pagina 3
I progetti degli impianti di trattamento di fanghi industriali a Lomello e Zeme o quello per lo stoccaggio delle ceneri provenienti dal termodistruttore di Parona sono bloccati. E’ la principale conseguenza della legge regionale approvata ieri mattina, che in pratica modifica la legge 26 del 2003. Relatore era il consigliere regionale Lorenzo Demartini. «Con questa legge, votata dalla maggioranza del presidente Formigoni, abbiamo voluto dare un segnale forte verso quel principio di sussidiarietà sbandierato da tutti, ma raramente applicato. Da oggi le Province dovranno dimostrare alla Regione Lombardia di saper gestire la problematica e, entro il marzo 2008, portare a termine la loro pianificazione - commenta il medese Demartini -. Fino a quella data la Regione non potrà più autorizzare impianti di smaltimento e recupero di rifiuti senza il parere vincolante e favorevole della Provincia competente». Come noto, a Lomello la ditta “Centro ricerche ecologiche srl” di Arcore vorrebbe riutilizzare in agricoltura i rifiuti speciali come fertilizzanti: il suo impianto dovrebbe sorgere a pochi metri dalla Zona di protezione speciale “Risaie della Lomellina” e dal Sito di importanza comunitaria “Cascina Notizia”. Ora la legge regionale in materia di gestione dei rifiuti prevede che entro tre mesi siano individuati ulteriori criteri per la localizzazione degli impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti, con una distanza minima dalle discariche già in esercizio, esaurite o da bonificare. «Inoltre, la Provincia dovrà tener conto della densità massima delle aree destinate agli impianti per unità di superficie, anche distinguendo in base alla tipologia e alla distanza minima dalle Zone di protezione speciale, dai Siti di importanza comunitaria e dalle aree protette in generale - aggiunge il leghista Demartini -. Sempre entro tre mesi sarà regolamentato l’utilizzo dei fanghi in agricoltura allo scopo di ridurne la pericolosità nell’impiego e al fine di valutarne la reale compatibilità con gli scopi agricoli. Nel frattempo, le Province dovranno sospendere il rilascio di nuove autorizzazioni e, entro sei mesi, dovranno integrare le autorizzazioni già rilasciate tenendo conto delle nuove disposizioni». Oltre a Lomello, dunque, la legge Demartini pone un freno anche al progetto della “Ecotrass” di Almè (Bergamo), che a Zeme vorrebbe realizzare un impianto di messa in riserva e stabilizzazione di fanghi provenienti da impianti di depurazione. Anche questa struttura sorgerebbe a pochi passi dal Sito di importanza comunitaria “Garzaia di Sant’Alessandro”. Per non parlare della discarica di Galliavola, che dovrebbe accogliere le ceneri del “termo” paronese. Tutti progetti ostacolati dalla nuova legge regionale per la gestione dei rifiuti, secondo cui le Province dovranno adottare i nuovi piani provinciali entro il 29 febbraio 2008. Inoltre, per le richieste di autorizzazione relative a impianti di smaltimento e recupero di rifiuti che perverranno entro il 31 dicembre 2007 (entro il 31 dicembre 2008 per la discariche), la Regione potrà rilasciare l’autorizzazione integrata ambientale (Aia) solo con il parere vincolate della Provincia di competenza. Umberto De Agostino