Benvenuto in Nuova Stagione

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca qui  

Stampa

Discarica ceneri dell'Inceneritore

Scritto da La Nuova Stagione on . Postato in Ultime

 
la Provincia Pavese - 22 febbraio 2007
Galliavola, Borlone boccia la discarica «Dati insufficienti, non si poteva fare»

 

GALLIAVOLA. «La bozza del progetto di Asm in nostro possesso era insufficiente e come tale non ci avrebbe permesso di approvarlo. Il no del consiglio regionale non ci trova scontenti». Il sindaco Luigi Borlone commenta così il nuovo Piano cave della Provincia, che boccia la trasformazione di una cava di Galliavola nell’impianto di smaltimento delle ceneri del termodistruttore di Parona. L’altro giorno il Pirellone ha stabilito che gli impianti di estrazione di materiale inerte attivi in provincia di Pavia non potranno essere trasformati in discariche. Sembra così non avere futuro il progetto presentato da Asm Vigevano e Lomellina spa, che avrebbe voluto trasformare una cava in via di dismissione a pochi metri dal torrente Agogna nella discarica per le ceneri dell’inceneritore di Parona. «La bozza del progetto, consegnata in municipio l’8 agosto 2006, è ancora incompleta - commenta Borlone - . Così la giunta non avrebbe avuto a disposizione gli elementi necessari per decidere». Sotto l’aspetto ambientale, però, il sindaco Borlone vuole puntare gli occhi su un altro problema: l’impianto per la lavorazione di fanghi industriali al confine con il Comune di Lomello. «Mi stupisco che i comitati ambientalisti, tanto attivi per la questione delle ceneri del termodistruttore, non intervengano con la stessa animosità in questo caso - aggiunge Borlone - . Forse non sanno che quell’impianto verrebbe a trovarsi a soli 500 metri dall’acquedotto di Galliavola e che, oltre agli odori, noi potremmo rischiare anche di trovarci la falda inquinata, visto che il nostro paese si trova a valle dell’impianto». Del progetto della società Centro ricerche ecologiche srl di Arcore si è parlato ieri sera a Mede nell’incontro fra il Coordinamento intercomunale per la tutela della Lomellina, guidato da Giorgio Guardamagna, e i rappresentanti di Coldiretti e Unione agricoltori. Guardamagna, presente martedì a Milano durante la seduta del consiglio regionale, è intervenuto anche sul voto del Pirellone: «Non possiamo che essere soddisfatti - dice il sindaco - . Il nostro territorio non può continuamente essere minacciato da questi impianti che mettono a rischio l’ambiente». Umberto De Agostino