Metano Artico

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca qui  

Stampa

Fuga di metano nell'Artico

Scritto da Renato Soffritti on . Postato in Ultime

Siamo in un periodo di censura mediatica di giornali e televisioni (sarà a causa delle guerre), l’opinione pubblica sembra disinteressata a tematiche di rilevante importanza. Con Internet abbiamo la conoscenza in tempo reale, non è difficile assemblare le notizie, analizzare i dati, farsi un’opinione per non credere a tutti coloro che sostengono teorie contrarie all’evidenza.

E’ palese a tutti che i fenomeni ambientali di questo periodo siano anomali, i segnali sono ovunque. Studi nelle carote di ghiaccio, dimostrano che la composizione dell’atmosfera, è simile a quella di periodi neri vissuti in diverse ere dai nostri antenati. Quelli sono stati millenni terribili, il genere umano non si è estinto per una pura casualità.

Le cause che hanno determinato periodi di surriscaldamento e di glaciazione sono diverse, ipotizzano impatti di meteoriti, attività vulcaniche, spostamenti dell’asse terrestre, attività solari, correnti oceaniche. Tutti questi fenomeni sembrano avere un comune denominatore: “la composizione dell’atmosfera terrestre”. Tracce archeologiche di questi fenomeni coincidono con le anomalie climatiche riscontrate nei ghiacci di milioni di anni. Questi eventi oggi non sono in corso, come aggravante siamo statisticamente in un periodo freddo, eppure stiamo assistendo a delle anomalie simili a quelle del passato, causate senza ombra di dubbio dalle attività dell’uomo. Rimango incredulo e mi terrorizza sentire le pezze giustificative di alcuni scienziati che lavorano per le banche e le multinazionali che vengono pagati per smontare teorie evidenti come queste.

Dobbiamo metterci in testa che tutto questo sta veramente capitando perché lo vediamo con i nostri occhi.

Dobbiamo ripensare all’opinione pubblica della guerra nel Vietnam, gli USA l’hanno persa, anche per colpa di un fotografo, che immortalò con uno scatto, l’esecuzione sommaria con un colpo in testa ad un sospetto Viet Cong. Il colpo è stato sparato da parte di un capo della polizia sudvietnamita, alleata degli Americani, i militari lo osservavano con indifferenza. La foto fece presto il giro del mondo (nel 1969 vinse il Pulitzer Prize for Spot News Photography) e contribuì ad influenzare l’opinione pubblica contro la guerra.

La pace va difesa perchè è una causa nobile, l’ambiente invece è necessario per l’esistenza di tutti i popoli.

Di seguito parleremo di un fenomeno che giornali e televisioni trattano con superficialità, invece dovrebbe allarmare tutti: “Fughe enormi di Metano nell’Oceano Artico”. Tema che avevamo già trattato nel 2008 con il titolo: “L’Antartide sta per esplodere”. Uno studio italiano ha rilevato che la marea nera del Golfo del Messico ha "spezzato" la Loop Current, una delle principali componenti della Corrente del golfo. Se poi aggiungiamo il metano artico, che scioglie i ghiacci e rende meno salina l’acqua degli oceani capiamo che rischiamo veramente l’estinzione. Il caldo scioglie i ghiacci, la bassa salinità interrompe la corrente e i ghiacci si ricongelano di nuovo per migliaia di anni, oppure il metano esplode e sposta l’asse terrestre. Bastano poche ricerche nel mondo scientifico per capire che ci sono alte probabilità che questi fenomeni possano veramente capitare. In passato la glaciazione è successa più volte, ma non sappiamo con certezza la causa.

 

Speriamo di non capirlo sulla nostra pelle.


Solo dopo che l'ultimo fiume sarà stato avvelenato.

Solo dopo che l'ultimo pesce sarà stato catturato.

Soltanto allora l'uomo capirà che il denaro non si mangia

(Indiani d’America)