Coerenza non Ipocrisia … (volantino Festa Parona 4 Ottobre 2015)

Coerenza non Ipocrisia …

Alcuni spunti ispirati dall’enciclica di Papa Francesco (Bergoglio) che fanno riflettere sul territorio martoriato di Parona.

Il cantico di Francesco d’Assisi ci ricorda che la nostra casa comune è come una sorella, con la quale condividiamo l’esistenza, è come una madre bella che ci accoglie tra le sue braccia. Questa sorella protesta per il male che le provochiamo, a causa dell’uso irresponsabile e dell’abuso dei beni che ci offre. Siamo cresciuti pensando che eravamo suoi proprietari e dominatori, autorizzati a saccheggiarla. La violenza che c’è nel cuore umano ferito si manifesta anche nei sintomi di malattia che avvertiamo nel suolo, nell’acqua, nell’aria e negli esseri viventi.

Gli esseri umani distruggono la diversità biologica; gli esseri umani compromettono l’integrità della terra e contribuiscono al cambiamento climatico, spogliando la terra delle sue foreste naturali o distruggendo le sue zone umide; gli esseri umani inquinino le acque, il suolo, l’aria, un crimine contro la natura è un crimine contro noi stessi.

Manca la coscienza di un’origine comune, di una mutua appartenenza e di un futuro condiviso da tutti. Un cambiamento negli stili di vita potrebbe arrivare a esercitare una sana pressione su chi detiene il potere politico, economico e sociale. Quando le abitudini sociali intaccano i profitti delle imprese, queste si vedono stimolate a produrle in un altro modo. La coscienza della gravità della crisi culturale ed ecologica deve tradursi in nuove abitudini. Una buona educazione scolastica nell’infanzia e nell’adolescenza pone semi che possono produrre effetti lungo tutta la vita.

Con i genitori si coltivano le prime abitudini di amore e cura per la vita, come per esempio l’uso corretto delle cose, l’ordine e la pulizia, il rispetto per l’ecosistema locale e la tutela di tutte le creature. Altrimenti il modello consumistico di mercato propagandato dai mezzi di comunicazione avrà sempre la meglio.

 

Chiamatela come volete Gaia, Maria o qualsiasi altro nome, secondo il proprio convincimento religioso o laico. La Terra è nostra madre, senza di lei non vedevamo la luce, sappiamo con certezza che ritorneremo a Lei (ti sia lieve la terra). Come minimo dovremmo essergli riconoscenti, meglio diventare amici, anche perché non siamo certi, che ha ancora in mente qualcosa per noi.

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Enciclica Papa Francesco (Bergoglio)

Enciclica Papa Francesco (Bergoglio)

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