Discariche

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Discarica ceneri dell'Inceneritore

Scritto da La Nuova Stagione on . Postato in Ultime

 
la Provincia Pavese - 09 aprile 2008
Troppi rifiuti, spuntano due discariche

 

PAVIA. La provincia di Pavia non vive l’emergenza rifiuti, ma deve ugualmente cambiare regime. L’invito viene dal nuovo piano provinciale per la gestione dei rifiuti, elaborato dalla società “Oikos” per conto di Piazza Italia, che guarda al problema proiettato al 2015. Sono due le strategie da attuare prima del 2011, anno in cui, secondo le previsioni, le discariche del territorio si esauriranno: portare la raccolta differenziata al 50 o 60%, e costruire almeno una nuova discarica per le ceneri. Intanto si fanno avanti proposte per la realizzazione di discariche a Galliavola e Giussago. Il piano è stato pubblicato ieri per la Vas (Valutazione ambientale strategica) che accompagna l’elaborazione dello studio in tutte le sue fasi. Un’analisi attenta dei bisogni del territorio; una fotografia di pregi e difetti. Il punto di partenza, secondo “Oikos” è proprio la raccolta differenziata, in provincia ferma al 25,2% nel 2006 e, secondo gli ultimi rilevamenti, non cresciuta di molto. Gli scenari di riferimento presi in considerazione nel piano sono tre: il primo è basato su un proseguimento delle attuali tendenze di crescita dei rifiuti prodotti e su di una crescita limitata delle raccolte differenziate, fino a toccare il 30%, in linea con le tendenze attuali; i restanti due prevedono un rallentamento delle tendenze di crescita dei rifiuti prodotti e un aumento del livello di raccolta differenziata, rispettivamente sino al 50 o 60%. Queste ultime due soluzioni consentirebbero di ridurre il conferimento in discarica. Perchè attualmente i rifiuti prodotti sul territorio provinciale ammontano a 319.183 tonnellate annue, e si prevede che crescano ininterrottamente sino a raggiungere, nel 2013 (anno di scadenza del Piano rifiuti provinciale) le 373.072 tonnellate. La capacità residua in discarica, ossia ciò che gli impianti presenti in provincia possono contenere, se oggi è di 347.809 tonnellate annue, nel 2013 sarà di -255.180 tonnellate. Rifiuti che quindi resteranno fuori discarica per mancanza di spazio. Il trend negativo secondo le previsioni dovrebbe iniziare nel 2011, quando a non entrare saranno 4.282 tonnellate di immondizia. «La Provincia ritiene pertanto opportuno privilegiare le iniziative connesse sia a garantire una maggiore autosufficienza temporale delle attuali dotazioni impiantistiche già destinate allo smaltimento dei residui - sottolineano gli autori del piano - sia ad implementare il sistema di smaltimento per assicurare il raggiungimento dell’autosufficienza a lungo periodo dell’intero bacino provinciale». Ciò significa costruire nuovi impianti, in primo luogo per il deposito delle ceneri del termovalorizzatore di Parona, ma anche per quello dei rifiuti pretrattati, che all’inceneritore non possono andare. Ne scaturisce un’ipotesi ben precisa: la realizzazione di una nuova volumetria di discarica, «dell’ordine di almeno 500mila metri cubi». Ma le iniziative in corso sono due: l’iter di valutazione di impatto ambientale per la realizzazione di una discarica per prodotti inerti e ceneri inertizzate a Galliavola (581mila metri cubi) presentata da Asm Isa di Vigevano; lo stesso iter per la costruzione di una nuova discarica per rifiuti pretrattati non pericolsi a Giussago (1.017.922 metri cubi), richiesta da “Fertilvita”. Infine il piano prevede una serie di azioni da intraprendere, tra cui l’adozione di un sistema di tariffazione puntuale, calcolata cioè in relazione alla specifica quantità di rifiuti conferiti dal singolo utente.