Discariche

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Discarica ceneri dell'Inceneritore

Scritto da La Nuova Stagione on . Postato in Ultime

 
la Provincia Pavese - 24 ottobre 2006
Ed è arrivata la bocciatura dei comitati per l'ambiente
LOMELLO. I comitati lomellini per l’ambiente hanno unito le forze ed hanno scritto al sindaco di Galliavola, Luigi Borlone, ed alle famiglie residenti nel paese una lettera-aperta in cui contestano metodi e comportamenti sul progetto della discarica per le ceneri. Nel documento si legge: «Abbiamo l’impressione che lei sia distratto circa quanto sta accadendo in paese». «Quando bussarono alla sua porta - continua il comunicato degli ambientalisti - per chiederle di poter fare una discarica di ceneri in quella minuscola cava di sabbia, non ha pensato che fosse una polpetta avvelenata per la sua comunità? Come si è potuto prendere in considerazione una discarica di ceneri potenzialmente inquinanti senza mai pretendere di conoscere i riscontri di analisi ufficiali eseguite da Asl, Arpa o da istituti scientifici super-partes?». Il documento, destinato a fare scalpore sul territorio, va oltre ed invoca anche la convocazione di un consiglio comunale aperto. La lettera continua: «Il sindaco spieghi, in un consiglio comunale aperto, quale sarà la contropartita. A Galliavola si sta bene, ma manca già oggi l’aria pulita rissente delle attività poco ecologiche presenti nella zona. Il sindaco dovrebbe saperlo». Ed ancora: «Signor sindaco, su questi temi ci vuole coraggio. Ci esprima dunque le sue intenzioni nel mezzo di un consiglio comunale-aperto. Ci spieghi soprattutto perché potrebbe decidere di scegliere il suicidio ambientale per correre in soccorso a società pubbliche o Spa che, a seguito di piani industriali inefficienti, ci impediscono di avere la raccolta differenziata in Lomellina, producendo più ceneri potenzialmente cancerogene che rifiuti». La lettera-denuncia inviata al sindaco Borlone, tra l’altro, fa appello al anche al retaggio storico della terra in cui la discarica potrebbe nascere. Così conclude: «Signor sindaco, non ignori le vere esigenze della gente, che non sono formulabili solo in metri quadrati, cubici o distanze ma soprattutto in qualità della vita, servizi efficienti, ambiente salvaguardato. Non trascuri il passato e la storia della Lomellina, non scordi che le generazioni passate hanno costruito con spirito di sacrificio e salutare buonsenso il nostro presente». (p.c.)