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Articoli del 2010

Scritto da Renato Soffritti on . Postato in Ultime

la Provincia Pavese - 30 giugno 2010

Parona, discariche abusive cè paura per l’amianto

PARONA. Discariche abusive e rifiuti abbandonati: il Comitato dei cittadini per la salute e l’ambiente ha inviato un rapporto dettagliato al sindaco Silvano Colli, all’assessore provinciale all’Ambiente, Ruggero Invernizzi, e all’Arpa di Pavia. Una rilevanza particolare è assegnata ai depositi illeciti di amianto. La zona più presa di mira dai conferitori abusivi è compresa fra viale Lombardia, la zona industriale verso Vigevano, e la circonvallazione per Cilavegna. Il lavoro del Comitato presieduto da Luigi Firpo è certosino. Fra i rifiuti dispersi nell’ambiente sono presenti materiali inerti recuperati da demolizioni e ristrutturazioni edili (calcinacci, mattonelle, sanitari e cemento-amianto, cioè eternit), ingombranti (elettrodomestici, mobilio e materassi) e pneumatici. «L’incuria per la pulizia del paese è eclatante in corrispondenza di quei cassonetti che dovrebbero essere gli unici contenitori delle immondizie casalinghe - afferma il Comitato - Sempre più spesso cumuli di rifiuti si stanno integrando nel paesaggio e sembrano passare inosservati ai cittadini, alla polizia locale, al gestore della nettezza urbana e al sindaco, che favoriscono il degrado ambientale non facendosi carico del problema». Rilevata anche la mancanza di pulizia del parco comunale e del bosco Acqualunga, dove i materiali sono abbandonati sotto il cartello «Divieto scarico e smaltimento rifiuti». Nell’area davanti alla stazione ferroviaria, poi, è presente una cavità a cielo aperto pericolosa per le persone. Inoltre, gli ambientalisti ricordano che l’abbandono di rifiuti comporta sanzioni pecuniarie e, nei casi più gravi, l’arresto. «Ormai a Parona, come in tutti gli altri paesi, la campagna è abbandonata a se stessa: è più facile disfarsi dei rifiuti in modo illegale - commentano Colli e l’assessore alla Sicurezza, Mauro Sommi - In ogni caso, la polizia locale si è già mossa per censire questi siti, così come vuole il regolamento di polizia rurale, ma servono i tempi tecnici per intervenire in modo efficace». (u.d.a.)