Consiglio Comunale (28-9-2010)

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca qui  

Consiglio Comunale (28-9-2010)

Stampa

Consiglio Comunale (28-9-2010)

Scritto da Renato Soffritti on . Postato in Ultime

Ordine del Giorno:

Ordine del Giorno del Consiglio Comunale di Parona convocato per il 28 Settembre 2010 alle ore 19.00

  1. Comunicazione dell'avvenuto deposito dei verbali delle deliberazioni adottate nella seduta precedente;
  2. Audizione Presidente Combitalia;
  3. Indirizzi programmatici al redigendo P.G.T. - Area Scalo Merci;
  4. Variazioni alle dotazioni del bilancio di previsione finanziario per l’esercizio finanziario 2010;
  5. Ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi  e verifica degli equilibri del Bilancio dell’esercizio finanziario 2010. Presa d’atto del permanere degli equilibri del Bilancio;

La suddetta adunanza si terrà presso la sala consigliare del Palazzo Comunale, in Piazza Signorelli, n° 1

 

Domande:

Per quale motivo in altri comuni i Consigli Comunali iniziano dopo cena, mentre a Parona iniziano alle ore 19?
Quanti cittadini (che hanno il DIRITTO di SAPERE cosa stanno facendo) avranno la possibilità di partecipare?

Conoscendoli bene, penso che hanno adattato l'orario per impegni particolari di qualcuno di loro, non si preoccupano certo di chi viene o non viene, Parona non è Stalingrado che può impensierirli. E’ scorretto  comunque fare questo orario nei confronti dei cittadini, ed è ingiustificabile se non è stato motivato ai gruppi di minoranza.

Abbiamo ascoltato la relazione del Coordinatore di Combitalia Giorgio Pisani (ex ferroviere di Voghera) che da circa un anno segue le vicende di Combitalia. Ha dichiarato di aver ispezionato i luoghi, consultando le carte messe a disposizione. Ha detto che è un progetto nato nel 2003 tra le FS e la famiglia Orizio ed è nato per servire le industrie della zona tramite la movimentazione delle merci. Era previsto l’utilizzo di treni elettrici che dovevano entrare ed uscire con locomotive e vagoni dallo scalo merci, in una tratta ferroviaria che comprendeva Alessandria Genova Novara. L’inceneritore ha contribuito a far nascere il progetto perché garantiva un certo volume di traffico. La divisione della Società in quote era così stabilita: “Combitalia tramite la Multiservizi deteneva il 51% del capitale Pubblico, il rimanente 49% era della Famiglia Orizio che ha appaltato i lavori a Mcf T Trail".  Il progetto avrebbe dovuto funzionare anche se non avveniva il raddoppio della linea ferroviaria. Ha inoltre detto che dalle verifiche e dai sopralluoghi si riscontra che è stato realizzato con materiale diverso, si notano delle difformità e negli atti è evidente un fermo dei lavori per mancanza di fondi rispetto al Badget stipulato. Malgrado i contenziosi, nessuno ha mai intrapreso un’azione giudiziaria. La relazione continuava con un valzer di cifre e dissensi che non è il caso di dilungarsi, in sintesi diciamo soltanto che il costo complessivo dell’opera era di circa 1.900.000 Euro, dagli atti ha avuto l’impressione che tutto si è fermato quando Orizio non ha messo la sua parte. Il delegato ha relazionato alla Multiservizi che non c’era la volontà di terminare i lavori, è il caso di citare in giudizio la  Mcf T Trail, è stata fatta una perizia e il danno ammonta a circa 760.000€.

Il Sindaco ha dichiarato che la vendita può avvenire con una trattativa privata se qualcuno è interessato. Trovati ha chiesto chi acquista cosa prende, ha risposto il Sindaco che i terreni rimangono a Multiservizi in cambio di affitto, la relazione del perito Gariboldi è a disposizione. Si è parlato del sottopasso, si è detto che è propedeutico al raccordo, pertanto è stato costruito per questo progetto e non per il raddoppio della ferrovia. Il Consigliere Trovati si e astenuto per non dare l’impressione di osteggiare l’operazione. I giovani come sempre accade vanno dietro l’onda delle decisioni prese da Parona Viva con l’aggiunta della solita storiella che si augurano di non vedere in futuro altre industrie inquinanti sul territorio.

Pertanto il consiglio comunale, con l’astensione dei gruppi di minoranza (assente il Consigliere Marioli), ha confermato che il terreno a fianco della ferrovia sarà destinato allo scalo merci anche nel Piano di Governo del Territorio che è ancora da completare. Hanno deliberato questa linea di indirizzo malgrado i lavori per la costruzione del raccordo ferroviario siano fermi da tempo. Ricordiamo che il Comune ha messo in vendita il 51% di Combitalia, la società mista pubblico-privato creata proprio per realizzare il raccordo.

Commenti di Soffritti Renato:

Come consigliere di opposizione nella scorsa legislatura mi ricordo molto bene i battibecchi tra la Ganzi e Colli, quest’ultimo in quasi tutti i consigli Comunali ha ripetuto la litania che le quote di Combitalia non andavano vendute, oggi quasi nella totale indifferenza vedo che Colli si appresta a svendere ai privati addirittura l’intera Società e non solo le quote. Se lo faceva la Ganzi con le quote, era un danno per le casse comunali, ora che svende tutto lo chiama per caso guadagno? Nel 2003 avevo dichiarato la mia contrarietà a far nascere questa Società, non ci voleva un genio per capire che serviva all’Inceneritore, bastava guardare il progetto per capire da dove arrivavano i rifiuti. Quando l’abbiamo capito, siamo andati a Novara a spiegare cosa avevano in mente a Parona, con l’assenso della loro Provincia. Abbiamo operato in sintonia con un coordinamento di comitati che ha contrastato l’esportazione di rifiuti verso il nostro territorio. In un comizio a Mortara, l’attuale presidente eletto della Provincia di Pavia Poma è stato incalzato con una domanda dal coordinatore dei comitati lomellini il dott. Ciliesa: “Se bruceremo i rifiuti di un’altra provincia cosa ne faremo delle ceneri ?” ha risposto con una gaffe: “li riporteranno a Novara”.  Da li è scoppiato il putiferio che ha dato una mano a fare fallire questo  progetto. Diciamo che non è solo questo, anche le nuove normative Europee non favoriscono l’esportazione di rifiuti tra provincie perché si devono rispettare i dati della raccolta differenziata, in caso contrario si pagano delle penali nel conferimento in discarica. Il rifiuto è anche diventato un valore, pertanto sempre più enti decidono che bruciare i soldi non è conveniente e se li tengono. Per ultimo non dobbiamo dimenticarci che le famiglie tirano la cinghia pertanto la tendenza è produrre meno rifiuti (solo la nostra provincia è tra le poche in contro tendenza). Luca Trovati non mi ricordo abbia mai fatto dichiarazioni di contrarietà all’inceneritore in passato, pertanto il suo voto di astensione era prevedibile, ma che votassero l’astensione anche i giovani non me lo aspettavo proprio. Fatico a capire quale sia la loro strategia, contestano la vendita della Società, conoscono le vicende, non possono non capire che se va in porto questo progetto, avrà un forte impatto negativo sull’ambiente. Lo ha fatto capire in modo netto anche il delegato: “E’ fattibile solo di fronte a grandi volumi di traffico”. Se l’attuale traffico generato dall’inceneritore non è più conveniente, è logico supporre che per aumentare i volumi serve quadruplicare l’impianto. Questa (o di peggiori) è l’unica strada per limitare i danni.

Dichiarazione di voto come Governo Ombra

La relazione ascoltata su Combitalia, oltre che giustificare la mia contrarietà ai tempi della costituenda Società, conferma e rafforza le mie posizioni di avversità a tale progetto. Allora si voleva farlo passare come uno scalo ferroviario per le società, oggi si è intuita la verità sugli scopi: “Incenerire rifiuti di altre province”. La contrarietà di oggi è ancora più marcata, visto che siamo di fronte ad un fallimento economico di questa operazione. Il  privato sentendo la relazione ha guadagnato sui materiali, le eventuali perdite invece ricadranno come sempre sulle tasche del cittadino.

E i giovani che dicono di avere a cuore l’ambiente che fanno: “Incredibile si astengono”