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Articoli del 2011

Scritto da Renato Soffritti on . Postato in Ultime

 

la Provincia Pavese - 25 maggio 2011

L’incubo dei pendolari


 

MORTARA. Per i pendolari non è nemmeno più la “linea della speranza”. C’è poco da sperare quando i disagi si ripetono tutti i giorni e dal 12 giugno, con la metropolitana leggera, i cento che salgono da Mortara, Parona e Vigevano per scendere a Gaggiano, Corsico, Trezzano, dovranno o cambiare ad Albairate per la S9 o continuare fino a Milano San Cristoforo e tornare indietro in autobus.

 

Di nuovo disservizi sulla Mortara-Milano Porta Genova da Alessandria.

 

Ieri in cento hanno preso d’assalto il regionale delle 8.20, preferendo viaggiare stipati come sardine a temperature già oltre i 25 gradi, all’ennesimo ritardo in ufficio. Una minoranza invece ha atteso il diretto delle 8 per 35 minuti e a Milano ha messo piede verso le 9 e mezzo, con un’ora di ritardo sulla mezz’ora scarsa annunciata in stazione.

 

Ieri l’altro invece mille utenti alle prese con i vagoni roventi del rientro: oltre ai 700 fermi per mezz’ora ad Albairate, sul diretto delle 18 da Porta Genova, altri 200 lomellini hanno viaggiato chi facendo la sauna chi a dieci gradi. Della partenza delle 18.10, sempre da Porta Genova, tre vagoni su sei avevano infatti il condizionatore rotto e i finestrini sigillati, gli altri tre l’aria condizionata al massimo. Stesso viaggio da incubo cioè dei 700 tornati a casa con il treno prima. «Ha cominciato a rallentare a Gaggiano - raccontano i pendolari - Ad Albairate andava a passo d’uomo forse per i test della S9». Risultato, a Vigevano con mezz’ora di ritardo dopo un viaggio da sopravvissuti. In stazione la beffa finale: porte pneumatiche bloccate.

 

E’ insomma un periodo più infelice di altri per chi si sposta a Milano, anche perchè dal 12 giugno entrano a regime le modifiche imposte dalla linea suburbana S9. «Stanno circolando bozze dei nuovi orari - dice Stefano Garza, il portavoce - Sono ufficiose, circolano tra di noi ma alla prima occhiata è chiaro che tutte le partenze saranno posticipate di cinque, dieci minuti. Hanno istituzionalizzato i ritardi. Dispiace per i cento che dovranno cambiare mezzo, e dispiace ancora di più perchè le Ferrovie ci hanno tagliato fuori». (si.bo.)