Futuro Sostenibile

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca qui  

Stampa

Associazione Futuro sostenibile in Lomellina

Scritto da Futuro Sostenibile on . Postato in Ultime

A seguito delle informazioni giornalistiche e del dibattito tenutosi in data 14 novembre u.s. presso la sala polivalente delle scuole elementari di Castello d’Agogna organizzato dalla Fondazione Coghi sulla prossima realizzazione di due centrali elettriche in territorio del comune di Olevano di Lomellina ma nelle immediate vicinanze del territorio di Castello d’Agogna, un consistente numero di cittadini di questo comune ha deciso di costituire un comitato denominato PER UN FUTURO SOSTENIBILE al fine di contribuire a sensibilizzare la popolazione del territorio circa le problematiche connesse  all’installazione di simili attività.
In attesa di ulteriori e più approfonditi elementi conoscitivi, il comitato rileva che:

  • alle due centrali di Olevano, una a cippato di pioppo e l’altra ad olio vegetale, si andrebbero ad aggiungere ulteriori due centrali elettriche: una a Mortara, nelle immediate adiacenze dell’industria SIT, che brucerebbe gli scarti di legname prodotti dallo stabilimento ed eventualmente rifiuti e l’altra alla frazione Morsella di Vigevano pure ad olio vegetale. Tali progetti configurerebbero la presenza di 4 centrali, a cui si aggiunge il termovalorizzatore di Parona, già in funzione, nel raggio di 10 chilometri contraddicendo ogni logica di corretta distribuzione territoriale di impianti di questo tipo. n particolare nell’area compresa tra i comuni di Mortara, Olevano e Castello d’Agogna sorgerebbero 3 centrali nel raggio di 3 chilometri. Tale abnorme concentrazione determinerà un accumulo di emissioni di sostanze inquinanti nell’aria che, anche se singolarmente prese dovessero risultare compatibili con le norme vigenti, sommandosi in un’area limitata, finiranno per determinare gravi danni all’ambiente e soprattutto alla salute.

  • Le tecnologie utilizzate per la realizzazione delle centrali in questione, anche se alimentate da fonti rinnovabili, contrastano con le più adeguate e moderne forme di produzione di energia elettrica maggiormente rispettose dell’impatto che determinano nei confronti delle persone e dell’ambiente. Queste centrali, anche se dotate di sistemi di abbattimento dei fumi, emettono comunque grandi quantità di polveri sottili che hanno noti effetti cancerogeni e sono già in concentrazione eccessiva nell’aria della nostra regione. Le centrali ad olio, alimentate da olio di palma, stanno poi determinando un’autentica catastrofe ecologica in aree sottoposte ad una micidiale deforestazione per far posto alle più produttive piantagioni di palma.
  • La realizzazione di detti impianti determinerebbe la concreta impossibilità di realizzare nelle adiacenti aree, così come dichiarato dalla Fondazione Coghi, una struttura sanitaria che, oltre a rappresentare un importante presidio per la salute dei cittadini non solo della nostra zona, determinerebbe sicure ricadute da un punto di vista occupazionale in misura assai più rilevante rispetto a quanto previsto per le centrali.
Per questi motivi e per altri che saranno via via evidenziati, il Comitato “Per un futuro sostenibile” si propone:
  • di raccogliere ogni possibile utile informazione circa i progetti di produzione energetica in atto sul territorio che possano determinare conseguenze dannose alla salute  dei cittadini di Castello d’Agogna e dei comuni limitrofi,
  • di coinvolgere le realtà sanitarie della zona per informare i cittadini delle ricadute sulla salute causate dall’inevitabile innalzamento delle polveri sottili,
  • di pubblicizzare e di far partecipi i cittadini di tali problemi attraverso ogni possibile forma di comunicazione, in particolare incontri, dibattiti e divulgazione di materiale Tale coinvolgimento potrebbe determinare altresì l’organizzazione di strumenti di espressione della volontà popolare quali il referendum e la raccolta di firme.
  • di interagire con le Amministrazioni comunali del territorio al fine di coordinare ogni possibile iniziativa che punti alla salvaguardia del benessere psicofisico della cittadinanza e al presidio del territorio. Tale azione mirerà a far sì che le Amministrazioni comunali assumano anche iniziative legali tese a difendere i diritti delle popolazioni, in particolar modo quello, costituzionalmente garantito, della salute.
  • di interagire con l’Amministrazione provinciale che, quale organo programmatore del territorio sovracomunale, è l’ente che garantisce un’equilibrata dislocazione degli impianti produttivi, in particolar modo quelli che determinano problemi a livello di impatto ambientale,
  • di collaborare con la Fondazione Coghi perché gli obiettivi sinteticamente presentati nell’incontro del 14 u.s. possano realizzarsi a tutto vantaggio dei cittadini residenti e non residenti,
  • di collegarsi ad altri comitati ed associazioni, in particolar modo quelli del territorio lomellino che perseguono gli stessi obiettivi al fine di trovare forme di collaborazione e di sostegno reciproco.
  • di utilizzare i mezzi di informazione, in particolar modo la stampa locale, perchè del problema delle centrali lomelline se ne parli adeguatamente e per la divulgazione delle iniziative che il comitato andrà ad assumere.
Il comitato “Per un futuro sostenibile”, nel dichiarare la propria autonomia da ogni formazione politica sia a livello nazionale che territoriale, invita tutti i cittadini dei comuni interessati, sensibili al problema della salvaguardia della salute e dell’ambiente, a collaborare nelle forme e nei modi che verranno di volta in volta pubblicizzati al fine di evitare che scelte fondamentali per il domani nostro e dei nostri figli vengano determinate solo da logiche  che nulla hanno a che fare con il benessere degli uomini e delle donne di Lomellina.
Castello d’Agogna, 3/12/2008