Articoli

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca qui  

Stampa

Articoli del 2012

Scritto da Renato Soffritti on . Postato in Ultime

la Provincia Pavese - 16 febbraio 2012

Centralina ko nei giorni di smog record

di Denis Artioli VIGEVANO Nonostante le nevicate vere e non “chimiche” dei giorni scorsi, l’inquinamento non concede tregua a Parona e Sannazzaro, mentre a Vigevano i valori del Pm 10 (le polveri sottili) salgono e scendono in un alternarsi continuo di sforamenti dalla soglia limite (50 microgrammi al metro cubo) e rientri nei parametri della normalità. Nonostante questa situazione, non vengono presi provvedimenti, se non qualche ordinanza temporanea sul contenimento delle temperature degli impianti di riscaldamento nelle abitazioni. «In effetti, si parla molto di Pm10 ma non si riesce a fare nulla per contenerlo – dice l’assessore all’ambiente del Comune di Vigevano, Mauro Facchini – ed è perché la situazione economica degli enti locali è disastrosa e le amministrazioni sono state messe in un angolo. Io vorrei realizzare un monitoraggio a Vigevano, ma costa 100mila euro: personalmente, dovendo scegliere come utilizzare le risorse, preferirei tenermi qualche buca in più sulle strade, ma avviare un controllo serio sull’inquinamento dell’aria. Non abbiamo più rilevazioni dalla centralina Arpa di Fogliano, che è posizionata in un punto significativo (in zona Parona, ndr) e ho chiesto agli uffici di avere informazioni, ma pare che sia una questione di fondi». Facchini è da tempo preoccupato per i valori del Pm10 di Parona, in particolare, e di Sannazzaro: «Non capisco perché Provincia e Regione non siano ancora intervenuti, ma certo non è una situazione che può affrontare da solo il Comune di Vigevano. Però l'inquinamento è la condizione di vita peggiore che abbiamo, ma evidentemente altri non la pensano così. Bisogna pensare oggi alle patologie che si svilupperanno in futuro per questa situazione ambientale». L’assessore provinciale alle politiche ambientali, Alberto Lasagna, spiega invece che qualcosa si sta muovendo. «Abbiamo avuto un primo incontro con Arpa, Asl, Comune di Parona e Provincia, per un confronto ampio che parta dal caso-Parona con la finalità monitorare il problema degli inquinanti in modo più ampio, non solo in relazione al Pm10. E' convocato un secondo incontro per fine mese, cui parteciperà ancora la Regione. I dati che arrivano dalla centralina di Parona sono evidenti, se c'è una concentrazione lì vuol dire è il caso di investigare ulteriormente su Parona. Dobbiamo partire dalle autorizzazioni ambientali per arrivare alle realtà produttive e ai flussi di traffico, capire anche se impianti non lontani da Parona possano influenzare le rilevazioni di quel Comune. Il progetto di monitoraggio dovrà essere condiviso con il territorio». In questo momento, spiega Lasagna, l’attenzione della Provincia si sta concentrando sulla situazione ambientale di Parona, e non su Sannazzaro, «ma trovando un modello di monitoraggio esportabile, lo si potrà applicare in altri Comuni». Lasagna spiega che sarà coinvolto anche l’ambiente universitario nella ricerca. «E’ sbagliato affrontare il problema dell’inquinamento con interventi sporadici – sottolinea l’assessore Lasagna –. il monitoraggio verrà effettuato su tutto, aziende e popolazione». Il sindaco di Parona, Silvano Colli, afferma: «Non siamo fermi, ci stiamo muovendo, ci sarà un piano di monitoraggio. Non è un progetto che si possa realizzare in un giorno, ma domani (oggi per chi legge, ndr) l’assessore provinciale all’ambiente sarà qui a Parona».