Rassegna Stampa Inquinamento 2013

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Rassegna Stampa Inquinamento 2013

Scritto da Nuova Stagione on . Postato in Ultime

 

Parona, ok regionale al nuovo forno dell’inceneritore

06 agosto 2013 —   pagina 27   sezione: Nazionale

PARONA La Regione ha autorizzato la sostituzione della prima caldaia dell’inceneritore di Lomellina Energia. Secondo il piano della società controllata da Linea Group Holding, nel 2014 partirà la raccolta dei finanziamenti e fra il 2015 e il 2017 la prima linea di combustione sarà rinnovata. Il progetto prevede la sostituzione della prima linea a letto fluido circolante entrata in funzione nel 1999 con una tecnologia più moderna, detta a griglia. L’investimento ammonta a 100 milioni di euro, che dovranno essere raccolti entro il 2014 con un project financing. Il decreto è stato firmato da Dario Sciunnach, dirigente della struttura Autorizzazioni e innovazione in materia di rifiuti, che fa capo alla direzione generale Ambiente, energia e sviluppo sostenibile di Regione Lombardia. L’autorizzazione avrà una durata di sei anni, la fideiussione è pari a 2,4 milioni di euro. Si tratta di modificare sostanzialmente l’impianto di strada Scocchellina e il rinnovo dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia), già rilasciata nel 2006 a Lomellina Energia, guidata dal presidente Vincenzo Filisetti. «L’adeguamento della prima caldaia ai parametri di emissioni che entreranno in vigore nel 2018 non sarebbe stato sostenibile dal punto di vista tecnico ed economico – dice Filisetti –. La tecnologia a griglia mostra ottimi risultati ambientali sul 90% dei termovalorizzatori». La Regione ha imposto alla società di presentare uno studio di impatto sanitario e ambientale entro il 31 dicembre. Inoltre, Lomellina Energia dovrà disporre una verifica tecnica da parte di Arpa al termine delle prove di collaudo funzionale sulla nuova linea e prima della messa in esercizio. I quantitativi di rifiuti autorizzati rimarranno invariati nei due anni previsti per il collaudo della nuova linea. Le 200mila tonnellate annue di rifiuti solidi urbani saranno suddivise fra la prima e la terza caldaia, mentre le 180mila tonnellate di combustibile da rifiuto (Cdr) continueranno a essere bruciate nella seconda. Umberto De Agostino