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Comunicati Stampa

Scritto da La Nuova Stagione on . Postato in Ultime


 

Data: 18 Ottobre 2010

Da: Soffritti Renato (sostenitore dei Comitati Civici)

A: Quotidiani locali

Ccn: Comitati e Associazioni

Comunicato Stampa:Commenti sull'incontro tra i Comitati e l'Amministrazione che si è tenuta a Parona il 16 Ottobre 2010

 

Il sindaco di Parona e la sua amministrazione, hanno risposto alle domande dei comitati civici della Lomellina su salute, rifiuti, studi epidemiologici e centrali. In base alle risposte che hanno dato, solo dei tonti possono pensare che conoscono cosa siano questi argomenti. Sommi, ha cercato di giustificare la strategia dell’incenerimento, ma era ben visibile sul suo volto la tensione legata ad un’infelice esibizione di una politica fuori tempo superata dall’innovazione e dalla sostenibilità, temi che i tre comitati hanno ben spiegato loro (che fingevano di non capire) e ai tanti cittadini presenti in sala.

Quando i comitati gli hanno chiesto cosa ha portato al loro paese tutto questo (inceneritore), ho pensato alle mie tasche vuote di cittadino che è costretto a vivere il periodo della mobilità sulla sua pelle con 700 € al mese (con moglie a carico), cifra che non basta nemmeno a pagare le bollette energetiche. Sommi dice che il comune aiuta i cittadini a pagare le spese, Colli diceva che i cittadini avrebbero avuto il teleriscaldamento, io mi domando con quale delibera e con quale modalità qualcosa di questo sia vero, a meno che mi sia sfuggita o che le regole non sono uguali per tutti, questo sarebbe un fatto molto grave. Fuori dal comune è esposto solo un aiuto economico per le persone in affitto (lo avranno studiato perchè a Parona sono tutti proprietari di casa). Nei vari CAF in diversi comuni sono esposte le modalità per avere i contributi per pagare le bollette per chi è in difficoltà economica, noi abbiamo quasi 2.000.000 di Euro di entrate in più e non abbiamo il minimo aiuto.

Sommi ha detto che la raccolta porta a porta non conviene perchè è troppo costosa, potrebbe avere ragione se un consorzio viene amministrato da una politica di concertazione come quella paronese, non gli ripeto per l’ennesima volta di andare a farsi un giro a Novara perché sono dieci anni che lo dico, sa benissimo casa trova, come sa benissimo che il confronto tra i due bilanci l’abbiamo pubblicato da tempo e smentisce tutto quello che lui ha affermato.

Sulla centrale condivido la posizione di Trovati, percorrere la strada di un ricorso al TAR non sarebbe una brutta idea, meglio anticipare i tempi, non mi fiderei del Sindaco e della sua maggioranza anche se hanno espresso un parere contrario. Una critica a Trovati va fatta sulla poca furbizia: “Chi è stato complice di una politica di incenerimento, è meglio che ammetta gli errori anziché continuare a condividerli”, altrimenti i cittadini di Parona non vedranno mai nessuna diversità di vedute e Colli vincerà ancora. Meglio sottolineare quest’ultimo passaggio per fare capire agli esterni che Trovati non era un rappresentante della maggioranza, penso che in pochi l’abbiano capito.

Le TV di regime o Mediaset hanno montato più volte servizi su Parona per propagandare gli inceneritori, mi auguro che qualche tv locale o qualche spettatore abbia registrato l’avvenimento, sarebbe utile metterlo in rete perché l’insufficienza su questo tema rasenta il ridicolo, il re è nudo (sindaco di Parona) cita i nostri morti per dire al dott. Lorena Marco ( portavoce della petizione firmata dai 200 medici della Lomellina a “favore della tutela della salute e dell’ambiente”) che 90 giorni di sforamento di PM10 nel nostro paese non fanno male alla salute, propone studi anziché chiedere suggerimenti sul da farsi. Non parliamo degli altri amministratori che si sono rivolti ai Presidenti dei comitati con domande fuori dal mondo tipo: “Ditemi a cosa serve fare la raccolta differenziata, dove vanno poi a finire questi rifiuti riciclati”.

Chiunque ha seguito il dibattito e lo scambio di vedute capisce perché l’Italia è in caduta libera, il declino è inarrestabile perché chi ci governa non ragiona per interessi collettivi ma per vantaggi locali o personali.

Non è un fattore di colore politico è una generalizzata convinzione che ci sia qualcosa che non stia più funzionando in Italia. Con chiunque parlo, anche con coloro che hanno idee opposte alle mie (siano essi politici o semplici cittadini), hanno la convinzione che siano caduti gli ideali, che non valgono più niente i principi, che tutto stia diventando più complicato, difficile e costoso o senza soluzioni. Questi sono segnali di un malessere diffuso e trasversale, il sistema sta crollando e la TV ci mostra solo situazioni non vere e irreali. Fino a ieri pensavo che i comitati dovevano essere apolitici e apartitici, oggi invece penso che dovrebbero proporre una politica vera senza colori e barriere perché i politici si sono estinti, quelli che vediamo sono degli incapaci scelti con un sistema elettorale che seleziona le persone in base alla loro più elevata incapacità e dipendenza e infettano anche le realtà locali. La nuova strategia dei comitati dovrebbe diventare l’aggregatore del malcontento diffuso per favorire una nuova classe politica che rispetti i principi e gli ideali in cui dichiara di credere pur mantenendo le diversità di vedute o di programma. E’ necessario farlo, perché la gente non crede più a niente e in nessuno.

Sul comportamento umano non ci capisco più niente, per noi tutto è semplice, scontato e conosciuto, non è detto però che sia comprensibile a tutti, magari non abbiamo trovato il modo per farci capire, magari parliamo due lingue diverse.