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Scritto da La Nuova Stagione on . Postato in Ultime

Informatore Lomellino - Mercoledì 23 Giugno 2010

In due anni nascerà l’inceneritore alla Sit

Con la conclusione dell’iter autorizzativo è ormai certo che il termodistruttore della Sit si farà. I tempi di realizzazione si dovrebbero aggirare attorno ai 24 mesi, poi l’impianto da quasi 14 megawatt entrerà in funzione presso l’area di proprietà dell’azienda specializzata in truciolati, creando una ventina di posti di lavoro. La proprietà della Sit investirà nel progetto circa 35 milioni di euro, necessari per dare autonomia energetica ad un’azienda che spende 8 milioni di euro all’anno per il proprio approvvigionamento di energia elettrica.

C'è chi dice NO... lettera dell'associazione "Futuro sostenibile in Lomellina" [PDF - 84Kb]

 

Informatore Lomellino - Mercoledì 16 Giugno 2010

Castello d'Agogna dice no alla SIT

Sul tavolo della Conferenza dei Servizi il voluminoso fascicolo con le motivazioni per “stoppare” il progetto dell'inceneritore alla SIT

MORTARA - Un documento tecnico corposo e dettagliato, quasi venti pagine dattiloscritte che oggi il Comune di Castello d’Agogna metterà sul tavolo provinciale dell’ultima conferenza dei servizi per motivare il “no” all’inceneritore della Sit. Infatti questa mattina torna in discussione l’impianto, e allo stesso tempo nessun Comune chiamato ad esprimere un parere, e tanto meno l’amministrazione provinciale, potrà dire di non sapere quanto i tecnici di Castello d’Agogna hanno messo nero su bianco. Una relazione firmata dall’ingegnere Carlo Collivignarelli e dai chimici Paolo Senni e Vincenzo Riganti, con la collaborazione di Italo Tordini e Siro Corezzi. Uno studio estremamente autorevole e che non lascia spazio ad interpretazioni tentennanti: “una valutazione corretta dello stato dell’aria avrebbe escluso la possibilità di realizzare nuovi incrementi emissivi perché la capacità di carico del nostro territorio è da considerarsi praticamente nulla”. Molto più di una semplice tesi, ma una vera e propria tragica realtà che ha condotto anche l’Unione Europea ad aprire un procedimento di infrazione contro la Regione Lombardia proprio a causa della pessima qualità dell’aria.