Botta e Risposta

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Botta e Risposta a Parona Giovane

Scritto da Renato Soffritti on . Postato in Ultime

Da alcune frasi dell’Informatore Lomellino del 18 febbraio 2009.

Ci rendiamo conto della nostra poca esperienza in materia politica amministrativa interviene Fabio Di Agostino, un altro esponente del gruppo - ed è per questo che non precludiamo gli anziani dalla nostra lista, anzi ci avvalleremo della loro saggezza e di tutti quanti vorranno lavorare con noi.  A sostenere il gruppo c'è l'ex sindaco di Parona Giovanna Ganzi, che li ha incoraggiati fin dall'inizio a buttarsi in questa splendida avventura di impegno verso il proprio paese. Anche alcuni ex esponenti di "Parona Nuova", tra i quali l'ex assessore all'ambiente, Palmarino Di Agostino e Beniamino Elisei scenderanno in campo insieme ai giovani paronesi.


Risposta di Soffritti Renato alle frasi riportate dal settimanale locale:

Ricordo ai giovani di Parona, che dal 1995 ad oggi, sono stato consigliere comunale insieme a Palmarino Di Agostino. Chiedetevi come mai persone come Colli, siano riusciti ad ottenere, in tutti questi anni, risultati bulgari superiori all’80%. In Lomellina non esistono analogie simili. E’ evidente che la responsabilità cade su chi ha guidato la minoranza. Vorrei ricordare che in questa legislatura il “Gruppo Insieme per Parona” ha deciso a maggioranza se stare con la Ganzi o con Colli, il nostro gruppo non è mai stato coinvolto, hanno fatto tutto loro: “Di Agostino, Rosato, Ricali”. Per loro personale decisione sono stato espulso dal gruppo perché non condividevo il loro modo di fare politica. Alla fine della legislatura sono riusciti a litigare tra di loro e la colpa è caduta su Rosato. Sentire parlare di alleanze tra Rosato e Di Agostino dopo quello che hanno combinato è stato poco edificante.
  • Hanno avuto la possibilità di governare e hanno fallito
  • Le rette della casa per l’anziano erano tra le più basse e oggi sono le più alte
  • Avevamo una società di servizi che costava poco e oggi costa uno sproposito
  • Non sono stati capaci di garantire un micronido per i costi eccessivi della retta
  • Non hanno rispettato nessuno dei due programmi elettorali
  • Hanno modificato la convenzione regalando all’inceneritore quasi 1.000.000 di euro, affermavano che serviva per abbassare le tariffe del territorio e invece sono aumentate.
  • La casa di riposo aveva un direttore oggi ne ha due perché uno lo volevano licenziare, ma giustamente è stato reintegrato

Potrei aggiungerne tante altre, ma mi sono limitato ai più clamorosi pasticci. Ho perso inutilmente 15 anni a fianco di Palmarino, vorrei mettervi in guardia, potrebbe capitare anche a voi.

Vorrei tanto capire cosa ha raccontato questa volta ai giovani. Quando si parla di saggezza mi viene in mente Gandhi. Con la complicità del Sindaco ha fatto esattamente il contrario di quello che fanno i saggi:
  • unire e non dividere
  • benessere, e non danni economici
  • consensi,  e non dissensi
  • successo e non fallimento

Ai giovani che intendono imparare da chi ha esperienza suggerisco:

Quando si elogia qualcuno è necessario comunicare i pregi, dire che una persona è un saggio senza spiegarne i motivi, diventa una parola vuota e priva di significato.

Nella politica non crede più nessuno, proprio per questi motivi, si usano termini come sociale, ambiente, economia ma non si spiega mai in dettaglio in che modo si intendono risolvere i problemi.

Attenti dunque ai cattivi maestri e ai falsi profeti, a volte sono anche tra i parenti.

In altri paesi i giovani sono riusciti ad avere successo perché erano la novità, nessuno di questi avrebbero mai avuto l'idea di dire che Colli, la Ganzi o Palmarino sono dei saggi.

Sono convinto, che per tutte le liste civiche che scendono in campo, sia gradita la presenza costante di Palmarino sui quotidiani locali durante tutta la campagna elettorale, il massimo sarebbe vederlo candidato sindaco per i giovani. Ogni contendente vincerebbe la competizione a tavolino, in gergo calcistico si direbbe "per manifesta inferiorità dell'avversario".

I cittadini, nel bene o nel male, sanno sempre cosa fare quando entrano nella cabina elettorale.