Questionario

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Questionario di Parona Viva

Scritto da La Nuova Stagione on . Postato in Ultime

La lista civica “Parona Viva” ha distribuito un questionario ai cittadini. Abbiamo  letto alcuni quesiti e intendiamo dire la nostra.

Ci meravigliamo che alcuni candidati, che erano insieme a Colli nei consigli comunali nelle passate legislature, non li abbiano ritenuti inutili o senza senso.

Ci riferiamo in primis alla questione posta ai cittadini:

  • Sei favorevole ad incentivare ulteriormente la raccolta differenziata dei rifiuti ?

Non è una domanda da fare ai cittadini nel modo in cui è posta. Un assessore e un consigliere che aderiscono a Parona Viva, nel 1997 sostenevano spudoratamente l’ex Sindaco Silvano Colli che firmava le Convenzioni con Clir-Provincia Regione e Lomellina Energia. Hanno condiviso come garanzia all’inceneritore un quantitativo di 90.000 t/a di conferimento, che equivale all’ammontare dei rifiuti di tutto il bacino del CLIR. Se all’inceneritore conferiamo di meno paghiamo delle penali. Altri paesi che avevano le piazzole ecologiche, hanno chiesto sconti per via del fatto che conferivano meno rifiuti al CLIR, ma non li hanno ottenuti perché le regole del consorzio prevedono il pagamento in base al bacino di utenza e non in base al quantitativo conferito, per questi motivi in tanti hanno deciso di non ricorrere più a queste isole ecologiche, i ricavi erano inferiori ai guadagni del recupero. Pieve del Cairo effettua la raccolta differenziata con costi altamente ridotti perché è uscita dal CLIR, questo per dire quanto costa incenerire i rifiuti. Forse questi ex consiglieri non sanno nemmeno che il CLIR non è predisposto per questo tipo di raccolta, proprio perché se i rifiuti si recuperano non si possono incenerire. La raccolta differenziata è un tema che conosciamo molto bene, è possibile effettuarla in presenza di inceneritori solo dove la mole è notevolmente superiore ai quantitativi destinati a questi impianti (l’incenerimento influisce comunque negativamente sulle percentuali del quantitativo recuperato). Da noi non è conveniente e nemmeno possibile se non si modificano le convenzioni vigenti, a meno che non usciamo dal CLIR come ha fatto Pieve del Cairo, ma a noi non conviene, visto che non paghiamo il conferimento. Se “Parona Viva” è improvvisamente diventata così sensibile al tema Raccolta Differenziata  dovrebbe porre la domanda nel seguente modo:

  • Chi incentiva la raccolta differenziata senza inceneritori spende meno, noi purtroppo non abbiamo questa realtà, siete favorevoli a spendere più soldi per fare altrettanto ?

Un altro quesito del questionario chiede:

Sei favorevole ad un ulteriore sviluppo industriale?

Una domanda del genere non dovrebbe nemmeno essere posta ai cittadini, in quanto la situazione dell’aria è talmente compromessa da non consentire ulteriori insediamenti. Il consumo di suolo sottratto alle aree agricole per favorire l’espansione urbanistica civile e industriale è passata secondo i dati ISTAT dal 9,6% del 1991 al 17,7 del 2000-2002. il principale motivo dell’ampliamento della superficie è dovuto alla politica comunale che, in questi ultimi anni, ha favorito il sorgere di strutture industriali, di grossi insediamenti commerciali e di un inceneritore (avvenuto col silenzio assenso di quasi tutti gli aderenti di parona viva). Il nostro paese con soli 2000 abitanti ha una superficie urbanizzata superiore a quella di Mortara (10%) che ne ha 15.000 e poiché dal 2002 ad oggi è continuata la cementificazione, non si esclude di  superare anche Vigevano (20,7) che ha più di 40.000 abitanti. I piani regolatori pongono dei limiti all’espansione urbanistica, pertanto se i cittadini fossero così incoscienti da dire che sono favorevoli ad un ulteriore sviluppo industriale, non sarebbe comunque possibile. Se pensano a nuovi posti di lavoro, ne abbiamo già abbastanza: i dati occupazionali e della struttura economica tramite l’ “8° censimento generale dell’Industria e dei servizi effettuato dall’ISTAT nel 2001” dicono che su una popolazione censita di 1698 abitanti risultavano occupati 1271 addetti in 165 Imprese nell’anno 2001 (Imprese, Artigianato,Istituzioni), su un territorio di appena 9,3 Km Quadrati.

Forse qualcuno ha in mente di fare lavorare anche i minorenni e i pensionati?

Se proprio si voleva formulare un quesito su questo tema sarebbe stato più logico porlo in questi termini:

  • Ritieni giusto che con tutti gli insediamenti industriali che abbiamo sul nostro territorio abbiamo ancora così tanti disoccupati ?

Un altro quesito del questionario dice:

Ritieni che sia necessario un migliore controllo della qualità dell’aria?

Anche questa domanda non dovrebbe essere posta ai cittadini, in quanto l’aria viene misurata delle centraline stabilite con una convenzione con Lomellina Energia. Le centraline che misurano il PM10 sono state inventate per monitorare le città percorse da automobili, se non c’era la convenzione con l’inceneritore difficilmente avremmo avuto questi rilevatori sul territorio. In materia le normative sono chiare, sul sito dell’Arpa si possono tranquillamente scaricare. Parona è un paese anomalo, i motivi del PM10 così alto sono legate ad un eccesso industriale. Sannazzaro ha una raffineria che inquina tantissimo, ma ha il PM10 più basso di Parona perché le industrie sono meno e di conseguenza circolano anche meno Camion. Le centraline rilevano gli inquinati PM10, NOx. So2 e No2, No, pertanto non serve a niente misurare gli inquinanti secondari che sono influenzati dai primari. Quello che invece serve a Parona è uno studio sui terreni per sapere il grado di contaminazione da diossine, oppure l’analisi del latte di una mucca dopo un anno di pascolo vicino all’inceneritore per misurare le diossine nell’aria, oppure l’analisi del capello sui cittadini che abitano in prossimità dell’area industriale per sapere la quantità di metalli pesanti che hanno nell’organismo. Se l’analisi risultasse positiva, diventerebbe urgente intervenire con terapie chelanti per evitare danni seri al loro organismo. Tutto questo si può fare utilizzando i soldi della convenzione destinati ad inutili studi statistici epidemiologici.

Questi temi li conosce bene il nostro medico curante.

Non dobbiamo aspettare il lungo termine per scoprire che anche Parona rientrerà nei posti dove è sconsigliato vivere, dobbiamo sapere prima cosa ci attende, almeno per limitare eventuali danni in futuro tramite una prevenzione.

Allego una lettera inviata al ministro dell’Ambiente, anche noi potremmo avere o abbiamo gli stessi problemi.

Storia del Polo Petrolchimico e Danni dell'industria

Non siamo contrari ai questionari, possono essere dei validi strumenti per sapere le preferenze dei cittadini, magari su temi di incertezza, i quesiti vanno posti in  modo diverso, tramite delle idee propositive da sottoporre a valutazione. Il questionario di Parona Viva non ha queste caratteristiche, mancano le idee tipiche di coloro che hanno esperienza politica e amministrativa. E’ il solito modo di fare: “ottenere visibilità senza idee e proposte”.

Peccato che dobbiamo rispondere solo a Parona Viva, la vecchia volpe del Colli ha capito che quando è in contraddizione è più conveniente il silenzio.