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Articoli del 2010

Scritto da Renato Soffritti on . Postato in Ultime

la Provincia Pavese - 05 ottobre 2010

Polemica sul raccordo


PARONA. «Il Comune e la Parona Multiservizi mi hanno citato in tribunale? Ma sono io che li denuncio e chiedo 3 milioni di euro di danni». Giovanni Orizio, titolare della Mcf T Rail e delegato della società lussemburghese Avena, proprietaria del 49% di Combitalia, passa al contrattacco nella vicenda del raccordo ferroviario. Ormai il Comune, che ha messo in vendita il 51% di Combitalia, e la famiglia novarese Orizio s’incontreranno solo in tribunale. Nell’ultimo consiglio comunale, l’amministratore unico di Combitalia, Giorgio Pisani, aveva anticipato la causa civile contro Orizio: «Negli ultimi anni Parona Multiservizi spa, attraverso la sua controllata Combitalia, ha versato 1,2 milioni per i lavori del raccordo, mentre il socio privato solo 763mila euro. Mi sembra che ci sia un netto divario». Orizio racconta la sua versione dei fatti. «Ho partecipato per due volte al bando di gara per la vendita del 51% di Combitalia, ma il Comune e la Multiservizi hanno respinto l’offerta di Avena per motivi a mio parere incomprensibili - spiega -. Ora procederanno a trattativa privata, ma Avena non si darà per vinta. Non è escluso che chiederemo di far esaminare i verbali da un legale». Il Comune aveva messo in vendita il 51% di Combitalia srl, costituita nel 2005 per realizzare il raccordo lungo la linea Milano-Mortara, al prezzo di 1,7 milioni di euro. «La busta presentata dall’unico partecipante non conteneva tutti i requisiti», si limita a commentare il sindaco Silvano Colli. Ma il bando di gara non è l’unico argomento di scontro fra Orizio e il Comune. «E’ stato distrutto un patrimonio di mezzi e di materiali: il cantiere è fermo dall’aprile 2009, perché la ditta appaltatrice non era più stata pagata - aggiunge Orizio -. E dopo che ero tornato a riprendere un camion rimasto al cantiere, i carabinieri di Novara sono venuti a casa mia per chiedere conto di quanto successo. Tanto più che ho lavorato 1.400 giorni invece dei 356 previsti, senza chiudere il cantiere». Giulio Colli, presidente di Parona Multiservizi spa, non si esprime: «Non ho nulla da commentare. Per noi ha già parlato l’amministratore di Combitalia, Pisani». (u.d.a.)