29-10-2011

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Consiglio Comunale (29-10-2011)

Scritto da La Nuova Stagione on . Postato in Ultime

Ordine del Giorno

del Consiglio Comunale di Parona convocato per il giorno 29 Ottobre 2011 alle ore 10.30

  1. Comunicazione dell’avvenuto deposito dei verbali delle deliberazioni adottate nella seduta precedente;
  2. Risposta ad Interpellanza presentata a firma dei Consiglieri Comunali Trovati Luca, Brunazzi Chiara, Ambrosetti Claudio e Marzetto Donatella in data 07.10.2011 prot. n. 4886;
  3. Azione responsabilità ex art. 2393 bis Codice Civile. Indirizzi;
  4. Comunicazione deliberazione Corte dei Conti – Sez. Reg. Lombardia n. 477/2011/PRSE del 04.07.20115 Determinazioni.

La suddetta adunanza si è tenuta presso la sala consigliare del Palazzo Comunale, in Piazza Signorelli, n° 1

 

Relazione della Nuova Stagione sulla seduta:

Si segnala che i Consiglieri erano tutti presenti con un avvenimento particolare, il Segretario Comunale che è anche Direttore Generale era assente perché probabilmente è parte in causa in alcuni dei punti in discussione, lo sostituiva Giovanna Natali. Vorrei farvi notare che tutti i consigli comunali sono convocati in seduta straordinaria, ci chiediamo come mai non capita più un consiglio con le caratteristiche ordinarie.

Il Consigliere di minoranza di Parona Viva Ambrosetti, legge l'interpellanza sulle aperture degli esercizi commerciali, le minoranze pur sottolineando la non contrarietà per gli eventi eccezzionali, ritengono non corretto concedere autorizzazioni che non rispettano i termini di legge.

Sentita la replica del Sindaco, la Nuova Stagione ritiene di condividere la posizione delle minoranze, notiamo che il nostro sindaco è sempre molto disponibile a fare gli interessi di aziente ed esercizi commerciali, ma non usa gli stessi criteri quando deve tutelare la nostra salute.

A sorpresa mia e del pubblico presente, il vice segretario comunale (Giovanna Natali) ci chiede di uscire dall'aula per motivi di riservatezza e tutela della Privacy delle persone coinvolte nel sucessivo ordine del giorno (punto 3).

Ho capito che sull'argomento non si era nemmeno tenuta la riunione dei capi Gruppo, la riunione l'hanno fatta durante il consiglio comunale nella sala del sindaco, i capi gruppo rientravano in consiglio e continuavano a porte chiuse. Dopo aver sentito i toni caldi del dibattimento che superavano come audio le mura della sala e il surriscaldarsi degli animi i vigili su disposizione del sindaco ci hanno chiesto di uscire dalla struttura comunale dicendo che anche per gli argomenti a seguire il consiglio comunale era stato sospeso.

La Nuova Stagione ha notato che i cittadini conoscevano i motivi della riservatezza e quali erano i temi trattati, noi in base ad articoli, comunicati e volantini (leggi subito sotto un esempio) abbiamo interpretato tutto questo come una forzatura:

Fonte: La Lomellina - Il settimanale della gente del 19 Ottobre 2011

Gli atti stanno procedendo. – dichiara Colli - ... La macchina è partita e purtroppo non la si può più fermare. La presa di posizione di Parona Viva, ha accelerato quest’ultimo filone, che si poteva evitare, ma di cui dopo i manifesti e le lettere non si è più potuto fare a meno...".

 

Se proprio di indagine si deve parlare, la Nuova Stagione invita gli organi preposti ad acquisire tutte le cassette registrate dei consigli comunali della scorsa legislatura per prendere atto delle pressioni verbali che l'attuale sindaco di Parona faceva per non vendere le azioni di Combitalia, anche questi sono metodi e comportamenti che non giustificano per quali motivi era di interesse pubblico tenere una società che non dava servizi e utili. L'insistenza era tale secondo noi, da indurre addirittura in errore gli stessi amministratori. Si cita questa vicenda per mettere in rilievo certi metodi, anche le dichiarazioni sopra riportate possono essere considerate come delle pressioni per modificare l'opinione in consiglio comunale. A buon intenditore, poche parole. La Nuova Stagione, considera i punti 3 e 4 come argomenti non trattati. La legge prevede l'uscita dei presenti, ma la riunione era pubblica e non sappiamo se si è deliberato o meno. Concludiamo con un giudizio critico per il poco rispetto nei riguardi dei cittadini che hanno partecipano al consiglio comunale. Non è accettabile tollerare che per battibecchi politici non si porti a termine un consiglio comunale anche dal punto di vista della trasparenza amministrativa, (la scusa della privacy non giustifica una conclusione di questo tipo specialmente per una vicenda di interesse pubblico come questa).

Controlleremo nei prossimi gioni cosa riportano all'albo pretorio su questa sconcertante vicenda.


Per non ripeterci, se intendete capire meglio il tutto, vi suggeriamo di leggere le relazioni dei precedenti consigli comunali, e la risposta di Parona viva al volantino che il sindaco ha distribuito per il paese:


Leggi: La relazione sul Consiglio Comunale del 30 Settembre 2011

Leggi: La relazione sul Consiglio Comunale del giorno 11 Agosto 2011

Vedi anche la reazione di Parona Viva:

(quelli sotto sono tutti documenti del sito di Parona Viva)

Silvano Colli si dovrebbe dimettere

Leggi: il Manifesto affisso in paese

Leggi: il Volantino distribuito alle famiglie di Parona

Leggi: il Comunicato stampa del 4 ottobre 2011

Leggi: il Comunicato stampa del 7 ottobre 2011


Chiunque può commentare criticare dissentire o dire la sua scrivendo sul Blog della NuovaStagione o continuare a stare in silenzio come ha fatto fino ad oggi.

 


la Provincia Pavese - 26 novembre 2011

Parona Servizi Il Comune chiede il risarcimento

PARONA Cause giudiziarie a cascata in municipio, con un risarcimento danni milionari. Il Comune ha citato in giudizio gli amministratori della Parona Multiservizi in carica fino a luglio 2009. A sua volta il consiglio d’amministrazione della Multiservizi presieduta da Giulio Colli ha avviato un’azione di responsabilità nei confronti degli amministratori della controllata Combitalia srl per la controversa vicenda del raccordo ferroviario. «Anche la deliberazione della Corte dei Conti del 4 luglio scorso, in merito alla realizzazione dello scalo merci, faceva rilevare profili di responsabilità dei consiglieri di amministrazione di Parona Multiservizi spa per omesso controllo della partecipata Combitalia», ricorda l’assessore Mauro Sommi. La giunta ha attivato le procedure per un’azione di responsabilità sociale nei confronti degli amministratori della partecipata di primo livello per il danno subìto. «Danno che è pari alla perdita di valore della partecipazione e al mancato guadagno derivante dagli introiti futuri, oltre che dai costi che dovranno essere sopportati dalla partecipata Parona Multiservizi spa per la liberazione dei terreni interessati dai lavori di costruzione del raccordo», conferma l’assessore Sommi. Umberto De Agostino


la Provincia Pavese -10 novembre 2011

Parona, giunta in difficoltà

PARONA Le casse sono a un passo dal dissesto finanzario, e il Comune non stende il piano triennale dei lavori pubblici che comprende interventi di importo superiore a 100mila euro ciascuno. Sembrano ormai lontani i tempi in cui il municipio di piazza Signorelli approvava piani triennali milionari, con opere faraoniche. Quest’anno, dopo che la Corte dei Conti ha imposto di risanare i conti del Comune e delle società controllate, il sindaco Silvano Colli e la giunta hanno evitato di stendere il programma triennale 2012-2014. La scelta è illustrata dall’assessore Mauro Sommi. «Abbiamo preso atto che il momento non è dei più favorevoli e, di conseguenza, non abbiamo programmato opere per importo superiore a 100mila euro – spiega Sommi – E’ necessario impegnarsi nel risanamento delle finanze comunali, messe a rischio dalla gestione amministrativa del periodo 2005-2009: così la compilazione della programmazione triennale dei lavori pubblici 2012- 2014, che farà parte integrante del bilancio preventivo 2012, è rinviata a un eventuale aggiornamento». Da quasi due mesi, ormai, amministratori e dipendenti comunali sono al lavoro per far quadrare i libri contabili. Il Comune dovrà dimostrare alla Corte dei Conti di essere in grado di ripianare debiti per più di 4 milioni di euro, mettendo allo stesso tempo in liquidazione le controllate Parona Multiservizi e Combitalia. Inoltre, vanno ridotte le spese per il personale del Comune e della Multiservizi. La giunta è fiduciosa e ritiene che non si apriranno le porte del dissesto finanziario e che non arriverà il commissario liquidatore. Umberto De Agostino

 

Opinione della Nuova Stagione

Troppo comodo scaricare le colpe solo sugli altri, ripeto Combitalia è stata creata dall'attuale Sindaco, e non abbiamo mai capito le finalità, senza contare le pressioni sulla Ganzi nella scorsa legislatura a non cedere le quote. Mi ricordo che Colli sbraitava perchè hanno modificato lo statuto aumentando gli assessori a quattro, aveva ragione condividevo, come mai però non li ha ridotti a due cove continuava a dire ?


La Lomellina - IL SETTIMANALE DELLA GENTE - 02 Novembre 2011

Un consiglio infuocato e dure accuse

Apertosi con un minuto di silenzio, richiesto dal sindaco Colli, per ricordare la figura di Vittorino Lorena recente scomparso e con un passato importante nella vita civile ed amministrativa del paese, quello di sabato è stato un consiglio comunale acceso e diviso in due parti.

La parte pubblica si è chiusa con la discussione sull’interpellanza presentata da Parona Viva e Parona Giovane sulle aperture straordinarie concesse al supermercato Bennet. “Premesso che non abbiamo nulla contro la Bennet – ha commentato il consigliere Ambrosetti – rileviamo come la concessione di alcune aperture straordinarie non rispettino quanto stabilito dai regolamenti in quanto mancano a nostro avviso i presupposti base per la loro concessione”. “La Bennet - ha replicato Colli – dà molto a Parona, non si può pignorare la virgola, collabora con tutte le iniziative che vengono svolte sul territorio. Le aperture straordinarie sono comunque state concesse entro i termini di legge, non vedo alcun problema”. La seduta è poi proseguita con i punti riguardanti le questioni Multiservizi, Combitalia e Corte dei Conti per i quali, vista la delicatezza delle argomentazioni e l’implicazioni di nomi, Giovanna Natali, che ha presieduto la seduta in qualità di segretario comunale al posto di Visco, assente perché parte in causa in alcuni dei punti in discussione, ha invitato il pubblico ad abbandonare l’aula. Si è passati così alla discussione del punto all’ordine del giorno nel quale, Multiservizi si rivolge all’Amministrazione affinché la stessa intenti azione di responsabilità civile, per danni subiti, nei confronti degli amministratori di Multiservizi per gli anni ante 2009, non avendo la stessa società controllata dal comune, i fondi necessari per procedere autonomamente in quanto avendo già intentato responsabilità civile per danni, nei confronti degli amministratori di Combitalia. Di fatto si tratterebbe di una causa civile a catena Comune verso Multioservizi e quest’ultima verso Combitalia, causa, che a norma di legge non può essere retroattiva più di cinque anni dalla data di presentazione e che va quindi ad inserirsi in uno spazio temporale 2006 -2009. Per procedere ad una votazione è stato richiesta dalla minoranza una riunione dei capigruppo in quanto all’ordine del giorno non era stata allegata la proposta di delibera. Dopo una breve sospensione si è poi passati alla discussione ed alla votazione che ha visto la maggioranza approvare l’azione da intraprendere e la minoranza astenersi. L’ultimo punto è poi stata la nuova informativa della Corte dei Conti che ha fatto pervenire una nota contestando i costi del personale, di comune, Multiservizi e Casa per l’anziano non ritenuti congrui, per eccesso, ai parametri di legge, oltre al doppio ruolo di direttore generale e segretario in capo ad un’unica persona.


la Provincia Pavese - 01 novembre 2011

Comune chiede 800 mila euro di danni per il raccordo

Raccordo ferroviario incompiuto: il Comune chiede danni per 800mila euro a Parona multiservizi e Combitalia. Lo ha deciso il consiglio comunale nel corso dell’ultima seduta a porte chiuse. Se il tribunale dovesse accogliere la richiesta, gli amministratori delle due società tra il 2006 e il 2009 dovranno pagare la somma di tasca propria.

PARONA Gli amministratori di Parona Multiservizi e della controllata Combitalia fra il 2006 e il 2009 devono rifondere circa 800mila euro: il risarcimento danni che il Comune richiederà in sede civile, per la vicenda del raccordo ferroviario iniziato e mai terminato. La maggioranza ha scelto la via legale votando l’azione di responsabilità: se il tribunale dovesse dare ragione al Comune, gli ex amministratori dovrebbero sborsare circa 800mila euro di tasca propria. Il voto è arrivato in un consiglio comunale a porte chiuse e dai toni molto accesi. Il sindaco Silvano Colli, all’opposizione dal 2005 al 2009, ha accusato gli ex amministratori delle due società in carica durante il mandato del sindaco Giovanna Ganzi e poi del commissario prefettizio Maria Laura Bianchi: fra loro ci sono Alberto Piacentini, attuale presidente provinciale della Croce rossa italiana, Chiara Brunazzi, oggi consigliere di minoranza, Giuseppe Dalla Stella, già presidente del Clir di Mortara, Mario Antoniotti, esperto di ferrovie, Adelmo Melezio, Danilo Prandoni, Marino Colombo e Patrizio Trevisan. Quando Colli tornò in carica, nella primavera di due anni fa, nominò ai vertici della Multiservizi Giulio Colli, presidente, Enrico Pietrolino e Giorgio Pisani, allo stesso tempo consigliere della Multiservizi e amministratore unico di Combitalia, società da mesi al centro della contesa fra maggioranza e opposizione. «Accusiamo questi ex amministratori di mancata vigilanza sulla vicenda del raccordo ferroviario, per cui il tribunale ha accertato un danno di circa 800mila euro – spiegano il sindaco e l’assessore Mauro Sommi – Tecnicamente, il Comune chiede di rivalersi sulla Multiservizi, che a sua volta si rivarrà sulla partecipata Combitalia. Vogliamo recuperare i soldi a beneficio della nostra comunità, che da troppo tempo attende una risposta per il caso del raccordo ferroviario». I due gruppi di minoranza guidati da Luca Trovati e da Donatella Marzetto, che nei giorni scorsi avevano chiesto a gran voce le dimissioni del sindaco Colli, si sono astenuti: «Non è accettabile che l’attuale situazione di dissesto finanziario sia addossata alla gestione amministrativa in carica negli anni 2006-2009. E poi le osservazioni della Corte non possono passare sotto silenzio ed essere liquidate sbrigativamente, com’è accaduto con la seduta del consiglio comunale convocata il 12 agosto». Sommi commenta: «Mi stupisce questa decisione visto che il Comune sta cercando di tutelarsi in ogni sede». Intanto, la giunta sta lavorando per ripianare i conti entro il 30 novembre. Umberto De Agostino


la Provincia Pavese - 28 ottobre 2011

Parona, bilancio in rosso Il Comune è nel mirino

PARONA Le spese per il personale del Comune e della controllata Parona Multiservizi spa vanno ridotte. Lo impone la Corte dei Conti, che a metà agosto aveva scritto al sindaco Silvano Colli prospettando una stagione di sangue, sudore e lacrime. E domani lo stesso Colli ne riparlerà nella seduta straordinaria del consiglio comunale convocata alle 10.30. Nel mirino ci sono le spese per il personale: dal segretario, che ricopre anche l’incarico di direttore generale delle società controllate, alla dozzina di impiegati e operatori assunti. La relazione della Corte dei conti parla chiaro: in un paese di 2.060 abitanti le uscite per i dipendenti sono state pari a 503mila euro nel 2004 e 559mila cinque anni più tardi. Ma l’organo di controllo prende in esame anche le spese sostenute dalla società per azioni Parona Multiservizi, da cui dipende l’istituto assistenziale Casa per l’anziano: 847mila euro e 33 dipendenti nel 2007, un milione di euro e 37 dipendenti nel 2009. Queste cifre vanno riviste anche da un Comune come Parona, che, sebbene non sia sottoposto al patto di stabilità, deve comunque adeguarsi alla legge 266/2005. «La Corte dei Conti ci ha chiesto di diminuire le spese del personale, fra cui quelle del segretario-direttore generale, e noi ci adegueremo – spiega Colli – Noi stiamo lavorando in modo responsabile per rientrare nei parametri imposti dalla Corte dei Conti, senza clamore. Al contrario di quanto fa la minoranza Parona Viva, che prima approva il piano di risanamento in consiglio comunale e poi, in paese, chiede le mie dimissioni con manifesti e volantinaggi porta a porta». Di fronte all’ipotesi del dissesto finanziario e del possibile arrivo del commissario liquidatore, in caso il Comune non riesca a ripianare debiti per più di 4 milioni di euro, la tensione in paese sale di giorno in giorno. La minoranza Parona Viva ha chiesto a Colli di dimettersi e ora arriva la controreplica. Nei manifesti che saranno affissi in paese, il sindaco accusa direttamente Adriano Colli e Luca Trovati, coordinatore e capogruppo di Parona Viva. «Com’è nel loro stile, non sanno e non accettano di collaborare con gli altri – scrive Colli – La loro propaganda distribuita in paese è inopportuna, incomprensibile, inadeguata e soprattutto amorale; le loro polemiche sono sterili e fumose. La morale, nel senso più alto, è tutta un’altra cosa e richiede un altro agire». Al centro della deliberazione 459/2011 della sezione regionale di controllo per la Lombardia ci sono, in particolare, i mutui assunti dal Comune per sostenere le spese legate alla costruzione della circonvallazione nord per Cilavegna e del cavalcavia ferroviario: mutui che sarebbero stati poi addossati alla Parona Multiservizi spa e che questa avrebbe ritornato in municipio emettendo una megafattura di circa 4 milioni di euro. Come già spiegato nel consiglio comunale di metà agosto, la società controllata dal Comune avrebbe dovuto pagare le opere pubbliche grazie ai proventi derivanti dal termodistruttore: proventi, però, che il Comune avrebbe trasferito in maniera ridotta rispetto a quanto pattuito. Oltre ai debiti contratti per le opere viabilistiche, il Comune e la partecipata Combitalia devono far fronte anche al mai risolto caso del raccordo ferroviario, che presenta un segno negativo pari a 1,7 milioni e una causa civile contro la famiglia Orizio, proprietaria del 49% di Combitalia. Umberto De Agostino


La Lomellina - Il settimanale della gente - 19 ottobre 2011

Il clamore creato dalla minoranza è fuori luogo

PARONA – E’ ancora la presa di posizione di Parona Viva a tenere banco nella vita politica-amministrativa. I manifesti e le lettere con cui il gruppo di minoranza chiede un passo indietro a Silvano Colli, alla luce dei punti mossi dalla relazione della Corte dei Conti, non sono stati ancora digeriti dal primo cittadino che non ne ha proprio compreso le motivazioni.

“Gli atti stanno procedendo. – dichiara Colli - La macchina è partita e purtroppo non la si può più fermare. Su una vicenda complicata che ha un doppio aspetto quello penale sul quale si pronuncerà la Corte dei Conti dopo le risposte che l’amministrazione darà (ndr risposte che devono arrivare entro il 30 novembre), se ne apre uno anche civile. La presa di posizione di Parona Viva, ha accelerato quest’ultimo filone, che si poteva evitare, ma di cui dopo i manifesti e le lettere non si è più potuto fare a meno. Nel momento in cui bisognava unire le forze per salvaguardare le diverse persone che sono coinvolte nella problematica, lo spunto del gruppo di minoranza non ha senso e buonsenso. E’ stata una steccata. Giudico amorale che certe persone si trovano a giudicare la colpevolezza, in tutta la vicenda Corte dei Conti, Combitalia io non giudico gli altri, spetta agli organi preposti farlo. Ripeto, in un momento molto delicato e complesso bisognava fare quadrato per salvaguardare le persone, che sono convinto se hanno sbagliato, lo hanno fatto non con secondi fini personali e di questo posso mettere la mano sul fuoco. C’era la possibilità perché almeno la parte civile della questione non si avviasse, c’è stata un’accelerata che non ha fatto bene, ormai la macchina è partita. Era preferibile il dialogo e l’unione per riportare equilibri importanti per il paese. Il clamore creato purtroppo danneggerà le persone.

La mia volontà era e rimane quella di portare a termine la questione delle due società portandole verso una chiusura. Per Combitalia – continua Colli – si sono fatti passi in avanti, è stato firmato il compromesso di vendita, mancano ora i primi versamenti da parte della ditta acquirente (ndr La Centuriale di Vigevano). Intanto il tribunale ha confermato la perizia di Pisani sui danni derivati dalla gestione Combitalia”. Una conferma che potrebbe portare, si vocifera, negli ambienti, ad un inizio di procedimento di richiesta danni nei confronti di Combitalia da parte della Multiservizi e del Comune.

Una vicenda complessa e dalle molte sfaccettature che non potrà non essere ripresa anche in un prossimo consiglio comunale, dove non ci si potrà esimere di affrontare le problematiche legate alla Combitalia ed alla Parona Multiservizi, problematiche che attanagliano ed hanno fatto piombare il paese in uno dei momenti più difficili della vita politico-amministrativa degli ultimi decenni.